Io scrivo sul mio blog spesso sperando di poter dare
informazioni utili da un punto di vista diverso e personale; In questi casi provo nel mio piccolo
a pubblicizzare i miei post sui social ed ai miei amici.
Altre volte scrivo solo per me, perché sento il bisogno di
mettere per iscritto quello che penso… di fermare il mio pensiero da qualche
parte. In quel caso è sufficiente non pubblicizzare il post e nessuno lo
leggerà lasciandolo in rete solo per me o per qualche avventore guidato solo
dal destino e quindi destinato a leggere le mie parole.
Questo è uno di quei casi.
Voglio scrivere del fatto che mio padre è uno dei miei eroi.
Ci sono mille motivi per cui lo è, ma io mi dilungherò a
parlare solo di uno di questi, gli altri li citerò appena.
Fra gli alti motivi c’è il fatto che mio padre è sempre
stato onesto. Un artigiano onesto e mite che infatti, mentre gli altri si
facevano i soldi, ha vissuto una vita modesta (che fa rima con onesta).
Ma non parlerò di questo.
Un artigiano che per lungo tempo si è preso sulle spalle la
responsabilità di dare sostentamento, oltre che alla nostra famiglia, ad un
ampio raggio di parentame… facendo sacrifici e rinunce personali… sempre da
solo e spesso ostacolato ed ostracizzato.
Non sarà stato perfetto di sicuro, ma il culo se lo è sempre
spaccato per garantire a tutti il massimo che poteva… non un cane che gli abbia
detto “grazie” od anche solo “capisco quello che stai provando a fare”, ma lui
ha continuato lo stesso finché ha potuto.
Ma non parlerò di questo.
E’ sempre stata una persona che ha condiviso con gli altri
il poco che aveva, in ambito umano, lavorativo ed economico… aiutando spesso
perfino i concorrenti sul lavoro e/o cercando di fare squadra… prendendolo
sempre nel culo da dei grossi figli di puttana (che sono la maggior-parte della
gente al giorno d’oggi), personaggi che si sono approfittati in ogni modo della
sua voglia/idea di “migliorare tutti insieme per vivere meglio ed in armonia”.
Ma non parlerò di questo.
Non ha mai smesso di aiutare gli altri, col proprio lavoro e
con i pochi soldi che aveva… dal dare soldi a persone in difficoltà,
all’aiutarle a rimettersi in piedi, ad aiutare persone colpite da calamità a
ricostruire cose e vite distrutte.
Non ha mai chiesto e ricevuto neanche un grazie per questo,
lui ha continuato e sono convinto che continuerà finché morirà ed andrà in un
posto dove sicuramente lo apprezzeranno di più.
Ma non parlerò di questo.
E’ sempre stato un uomo dall’onore così alto da poter essere
un samurai. Quando avrebbe potuto chiedere una meritata pensione di invalidità,
l’ha rifiutata perché non la riteneva onorevole… e noi poveri italioti medi (io
compreso) a pensare che era scemo perché lo stato è ladro e lui ha passato la vita
a versare tasse per far fare la bella vita a dei politici di merda. Ma lui,
come un samurai, ha fatto le cose per la sua anima ed onore e non per il suo
portafogli. Anche in questo caso qualcuno più in gamba di noi gli renderà
merito quando sarà il momento.
Ma non voglio parlare di questo.
Ha fatto, insieme a mia madre, infiniti sacrifici per
mantenermi all’università come un pascià, come se fossimo benestanti… anni dove
io invece di studiare pensavo a ubriacarmi, farmi le canne, suonare la chitarra
e provare a separare le ragazze dalle loro mutandine.
E poi quando, dopo tutti questi sacrifici, gli ho detto che
volevo smettere di fare il progettista e vendere case, mi ha detto “Se è questo
che vuoi fare, sono con te”… e poi quando sono “andato del culo” e lui stesso
ha dovuto rimetterci parte dei risparmi per togliermi dalla merda, non mi ha
detto manco qualcosa tipo “birichino” (dove io al suo posto mi avrei appeso per
le balle al balcone), ma anzi mi ha fatto forza per rimettermi in piedi.
Ma non voglio parlare manco di questo cazzarola.
Io voglio parlare di questo:
Quando aveva circa 40 anni gli hanno tolto la patente perché
non vedeva più un cazzo.
Lui ha detto “Non mi arrendo, la riprenderò”.
Ha continuato a lavorare e vivere con tutti gli intoppi e
limitazioni del caso ed intanto cercava medici, cure, procedure per riavere la
patente.
Intorno ai 45 anni la sera nei posti bui lo si doveva
accompagnare a braccetto perché non vedeva proprio più un cazzo… ma lui
continuava a lavorare… faceva i preventivi e tagliava i pezzi di legno usando
una lente di ingrandimento… rifiuto della pensione di invalidità e nessun
cambiamento nei suoi principi di vita… e diceva “Non mi arrendo”.
Nel corso degli anni ha usato quasi tutte le sue risorse per
trovare una soluzione. Tutto pagato privatamente, lo stato lo cagava solo per
chiedergli le tasse… tutto da solo (a parte mia madre) perchè la gente c’era
per lui solo quando bisognava prendere (io non escluso).
Tutti a dirgli di lasciare perdere, magari a sfotterlo, a
dirgli che l’unico modo per avere qualche possibilità era essere ricchi e
corrompere qualcuno od andare a prendere la patente in Romani. Tutti eravamo quasi
infastiditi dal suo non mollare.
Quest’anno… 27 anni dopo… si è ripreso la sua patente.
Per 27 anni non ha mail smesso di agire (non si è limitato a
sperare, agiva) per riavere la patente… per 27 anni non ha mai mollato… mai,
mai, mai.
Ed adesso ha la patente ed io non ho bisogno di leggere il
libro di Steve Jobs per sapere che nella vita la volontà è tutto… una persona
che senza bisogno di armi, guerre o imprese si è conquistato il mondo.
Nel film “Batman Begin” il maestro grida a Bruce Waine durante un allenamento
“L’addestramento è nulla, la volontà è tutto!”… è la mia frase preferita in
assoluto di ogni film ed ogni libro che abbia mai letto… mio padre mi ha
insegnato che è proprio così.