giovedì 1 agosto 2013

In attesa del Gudu's Nippo Experience

Prima di avere un blog qui, sulla piattaforma google, avevo un blog in quei di "Splinder" una vecchia piattaforma che andava per la maggiore intorno agli anni 2000.
Improvvisamente, nel 2011, Splider chiuse i battenti.
Fu così che andarono perduti (dal punto di vista blogghistico) alcuni capitoli della mia vita interessanti.

Perduto il mitico post contro i Romani e la loro cafonaggine che mi procurò centinaia di visite e migliaia di insulti.
Perduti i resoconti della mia gita a Parigi, la mia gita a Vienna ed il tour del Belgio.
Perdute le mie riflessioni musicali, i resoconti degli allenamenti di kung-fu, le mie recensioni a film, siti e molto altro.

Tengo un blog per due motivi:
1) Mi piacere rileggerlo. Mi aiuta a far tornare alla mente immagini, ricordi, profumi.
2) In certi casi (in primis i resoconti dei viaggi) spero di essere utile ai rari lettori che passano di qui recensendo esperienze non sotto il profilo tecnico, ma delle sensazioni.
Ho cominciato a fare questo soprattutto dopo il viaggio in Namibia poichè avevo notato che mille blog elencavano cose da vedere, spiegavano itinerari e davano consigli tecnici; ma nessuno descriveva quello che si provava durante i viaggi, le strane esperienze che si potevano avere e pochi davano consigli pratici sulle piccole cose, informazioni non reperibili nelle guide ufficiali.

Oggi, in vista del mio prossimo viaggio in Giappone, rileggevo qualche pagina del blog e mi sono intristito nel constatare che non fosse descritto quanto sia magico Montmartre alle 7.00 di mattina (per poi trasformarsi in un inferno di turisti dalle 8.00 in poi)... quanto sia divertente andare a Vienna prima da Sacher e poi da Demel per decidere quale sia torta Sucher migliore (per me vinse Sacher)... quanto il cuore salti un battito vedendo Parigi dalla cima del Sacre Coeur o sentendo un duetto voce/violino sotto la torre del palazzo comunale di Vienna... Quando sia incredibile andare in una locanda per autoctoni di Gandes ed ordinare le costolette cotte sul fuoco del camino, quando sia piacevole e rilassante passeggiare la sera nei pressi di Notre Dame e fermarsi ad ogni esibizione di artista di strada.
Finita nel nulla tutta la descrizione della passione, della fatica e dei sacrifici necessari ad ogni cintura di kung-fu che ho conquistato. La determinazione di un Omino 33enne che decise di imparare a sciare e tante altre cose.

Tutti ricordi scritti col fuoco nella mia anima... questa è la cosa davvero importante... però spariti dal mio blog... e non ho intenzione di riscriverli perchè sarebbe... diverso.

Questo è quanto.

Tornerò a scrivere per raccontare il mio viaggio in Giappone alla ricerca degli incredibili contrasti di questa cultura incredibilmente affascinante che ogni giorno si scontra con l'occidentalizzazione creando un ibrido unico e di indubbio interesse.

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